In Italia la catena di distribuzione influisce molto sui nostri gusti e consumi in fatto di vino. Molto spesso ci sono grandi cantine che monopolizzano la GDO e lasciano poco spazio ai competitor. Ecco quindi i pro e i contro di comprare il vino al supermercato o in enoteca
Per la maggior parte delle persone, a prescindere dal fatto che vivano in città o in centri più piccoli, il supermercato rimane il canale privilegiato per acquistare una bottiglia di vino. Ciò accade sia per la prossimità e capillarità della grande distribuzione, sia per una politica di prezzi abbastanza bassi, sia – infine – per il nuovo approccio con cui le catene si approcciano al vino.
Dall’altra parte, invece, abbiamo le enoteche. Tranne alcuni casi, le enoteche sono esercizi commerciali di quartiere che propongono una vasta selezione di vini, e che spesso impiegano personale qualificato in materia vinicola. Anche in enoteca, tuttavia, non sarà sempre possibile trovare vini frutto di una lunga ricerca enologica, ma – in media – la scelta dovrebbe essere maggiore.
Comprare i vini al supermercato: pro e contro
Se c’è un mito da sfatare è la convinzione della poca qualità nella grande distribuzione. Le cose cambiano e, in supermercati di fascia alta, non è difficile trovare un sommelier o personale di altissima competenza. Le grandi catene, infatti, predispongono sempre più spazi appositi per il vino, in alcuni casi con un microclima da cantina. In alcuni casi è possibile anche trovare dei cartellini informativi per far scegliere al meglio il consumatore.
La cultura del vino entra quindi, seppur in maniera superficiale, sugli scaffali dei supermercati di alta fascia. Di conseguenza, in alcuni supermercati è possibile fare acquisti interessanti se si possiede una minima competenza in materia. Ed è proprio questo uno dei grandi contro dei supermercati: la mancanza, nella maggior parte delle volte, di un consiglio qualificato. Il principale pro è, ovviamente, nel prezzo. Bisogna comunque resistere alla tentazione di cedere alle offerte lusinghiere iper pubblicizzate. Un vino, sia in positivo che in negativo, non si giudica mai dal prezzo.
Comprare i vini in enoteca: pro e contro
Anche l’enoteca è spesso vista secondo alcuni miti e distorsioni. È certamente una realtà più artigianale e genuina. Alcune enoteche hanno una storia familiare di generazione e in generazione, altre sono un vero e proprio presidio culturale in un dato quartiere o paese. Nell’enoteca, infine, sarà sempre possibile chiedere un consiglio qualificato al personale. Tuttavia non tutte le enoteche sono riconducibili a piccole realtà: esistono in Italia grandi catene che gestiscono negozi specializzati nella vendita di vino.
Resta però la constatazione che le enoteche sono sempre più promotrici di una cultura del vino a livello capillare. Sono molti gli esercizi commerciali che organizzano eventi, degustazioni e seminari. Questo è uno dei principali vantaggi per l’acquisto di vini in enoteca, seguito dalla qualità delle bottiglie vendute (ma questo è da dimostrare caso per caso). Uno degli svantaggi riguarda sicuramente i prezzi delle bottiglie, mediamente più alti.
La chiave è nella consapevolezza
A prescindere dal canale di acquisto – ognuno presenta vantaggi e svantaggi – quello che è più importante per godersi del buon vino riguarda la consapevolezza sul prodotto e una minima conoscenza della materia. Sono molti i metodi, veloci ed economici fra l’altro, con cui è possibile assumere quelle nozioni base che aiutano a scegliere in maniera impeccabile il vino da acquistare.
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