Il Susumaniello è un vitigno a bacca rossa autoctono della Puglia, coltivato prevalentemente nella zona del Salento. Questo vitigno deve il suo nome al fatto che nel suo primo decennio di vita, è molto produttivo, tanto da caricarsi in modo sproporzionato di grappoli di uva, proprio come un “somarello”.
Negli anni, a causa degli ammodernamenti che hanno subito i vitigni italiani, soprattutto col passaggio dal sistema da alberello a quello a spalliera per dare spazio alla meccanizzazione, c’è stata un’estirpazione violenta dei vitigni che hanno portato quasi alla sua scomparsa.
Inoltre dopo il primo decennio di alta produttività, quest’ ultima tende a ridursi al di sotto del chilogrammo per pianta. Da poco però si è scoperto che questo vitigno rivela le sue straordinarie qualità, quando diminuisce la sua produttività in pianta.
Il vino che ne deriva ha un colore rosso rubino intenso, il naso è fruttato e vegetale con una caratteristica vena “rustica”. Il gusto è fresco e caldo allo stesso tempo ed è dotato di un’importante trama tannica che ne rafforza la persistenza.
Qualche etichetta? Di seguito vi suggeriamo alcune cantine che producono ottime versioni ottenute vinificando il vitigno in purezza, alcune delle quali da poter facilmente trovare online.
- Cantina Due Palme – Serre, Susumaniello Salento IGP (enoteca o supermercato)
- Cantine Risveglio – Susú, Susumaniello Salento IGP (online su winesalento.com)
- Agricole Vallone – Susumaniello, Salento IGP (online su salentowineshop.com)
- Tenute Rubino (online su winesalento.com)
- Torre Testa, Susumaniello Salento IGT
- Sumarè (versione spumantizzata con Metodo Classico)
- Torre Testa Rosato
- Masseria Li Veli (enoteca)
- Askos, Susumaniello Salento IGT
- Askos rosato Salento IGT
E tu, avevi mai assaggiato un vino da Susumaniello? Scrivilo nei commenti qui sotto.