Il food e i rider: il furto dello scooter a un rider 50enne napoletano, è la storia che deve far riflettere su un mestiere talvolta difficile

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Il mondo del food è fatto di mille professioni, tra queste c’è quella dei rider. Ragazzi in motorino che da un lato all’altro delle nostre città consegnano pizze, panini, e pietanze pronte. Capita spesso che a svolgere questa professione non siano solo ragazzi giovani ma 50enni padri di famiglia.

Arriva da Napoli la storia di Gianni. Un rider 50enne padre di famiglia che qualche sera fa è stato aggredito, picchiato e derubato dello scooter prestatogli dalla figlia con il quale faceva le consegne. La scelta del rider dopo il furto è stata quella di andare a prendere la sua auto e finire il giro di consegne, da onesto dipendente. Perchè per lui il lavoro è tutto e non puoi rischiare di perderlo.

Al furto segue una raccolta fondi, e la generosità di molti che su una piattaforma di raccolta fondi in un’ora hanno raccolto una cifra record per comprare il motorino al 50enne. Il tutto grazie anche alla donazione di un calciatore della Lazio. Gli aggressori sono stati arrestati, il motorino è stato ritrovato, il tutto in tempi record.

Questa storia deve servire a far riflettere a chi ha in mano le redini di questo comparto. C’è bisogno di più tutela e garanzie per chi svolge questo lavoro. Una professione che in un momento come quello attuale della pandemia e delle restrizioni è un lavoro fondamentale per i tanti esercenti del food.

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