Pizzeria ‘Diè Gustibus’: Diego Ciraudo racconta il sogno realizzato in piena pandemia

Diè Gustibus

Diè Gustibus è la scommessa vinta da Diego Ciraudo, giovane pizzaiolo che dopo aver girato il mondo con una lunga esperienza a Vienna, decide di tornare nella sua amata Campania e investire nella sua terra.

La sua carriera nel mondo della pizza inizia per puro caso come lui stesso ci racconta: “Mi avvicino al mondo della pizza per puro caso, come nascono le cose più belle. Ero intento a progettare altro quando mi arriva una email di un corso base per pizza. Partecipai con curiosità e fu amore al primo tocco”.

Diè Gustibus: l’intervista a Diego Ciraudo

 

Diè Gustibus

Dal corso per pizzaioli sei poi passato alle competizioni importanti?

“Ho partecipato a diverse gare, le due edizioni del trofeo Caputo a Napoli, sono state due esperienze bellissime che mi hanno dato la possibilità di conoscere molti colleghi ed instaurare amicizie che ancora durano. E poi la partecipazione al Sigep di Rimini nello stand dei Molini Riggi e di Solania, insieme al maestro Vito De Vita. Grazie a quell’esperienza si è creato un rapporto solido che è cresciuto ancora di più quando mi è stato affidato l’incarico di coordinatore dell’area food al Sanremo Village”.

E’ davvero più gratificante lavorare all’Estero?

“No. Secondo la mia esperienza, devo dire che sono molto più apprezzato in Italia. All’estero sei solo un numero. I titolari sono principalmente imprenditori con una mentalità molto più costruttiva. Ti lasciano più spazio e possibilità di esprimerti secondo le proprie attitudini.  Diventa però, un puro scambio di competenze dove ti fanno credere di metterci il cuore ma a conti fatti non è cosi. Sicuramente non dico che questo sia sbagliato. Ma non rientra nelle mie priorità”.

Dopo tanti anni vissuti a Vienna hai deciso di tornare, e quali sono le tue aspettative?

“Ho avuto modo di acquisire consapevolezza nel mio lavoro grazie a queste esperienze in giro per il mondo, mi sono reso conto però che la vita è una sola e non voglio perdermi tutti i momenti belli che mi legano alla famiglia. Mi sono lanciato in quello che è il mio sogno, ho aperto un’attività tutta mia”.

Ha inaugurato Diè Gustibus in piena crisi. Perchè? 

“Si il 29 Ottobre. Purtroppo mi sono ritrovato catapultato in un periodo difficile dovuto al Covid. Ma fortunatamente sono riuscito ad adattarmi e resistere. Mi sono organizzato al massimo per offrire un delivery impeccabile. Mi dispiaceva tantissimo buttare all’aria un lavoro meticoloso, scelto con passione e impegno”.

Chi ha sofferto di più in questo periodo? 

“Sicuramente i ristoranti,  hanno sofferto più delle pizzerie, perchè un conto è consegnare a casa la pizza nel cartone, e un conto è portare a domicilio una bolognese o altri piatti. Poi hanno concesso alle attività di aprire solo fuori e questo è stato un ostacolo per molti. Mi sento solidale verso tutti i miei colleghi sperando che tutto questo non generi una concorrenza sleale.

Un buon motivo per assaggiare le pizze di Diè Gustibus?

“Due creazioni speciali. La prima ‘Central pork‘ con mozzarella di bufala, mortadella piastrata e in uscita ciuffetti di fior di ricotta, olive taggiasche e scorzette di limone candite. E la seconda: El – Tonn – John con cipolla di tropea caramellata all’arancia, fior di latte di agerola e in uscita filetti di tonno, pepe rosa, mandorle tostate e menta.

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