Cosa significa presidio Slow Food: origine del marchio

slow food

Sono molti i prodotti provenienti dalle nostre terre che riportano il marchio Slow Food. A volte anche sui menù di diversi ristoranti è possibile trovare ingredienti che riportano tale dicitura. Ma cos’è un presidio Slow Food e come nasce il marchio?

In molti hanno notato il brand Slow Food su confezioni di alimenti o sulla lista degli ingredienti proposta sui menu dei ristoranti. A differenza di altre certificazioni riconosciute dall’Unione Europa (BIO, DOP, DOCG, DOC, IGP), il brand SlowFood è indipendente e appartiene ad un’associazione no-profit.

Slow Food viene fondata nel 1986 e si pone come scopo la lotta al junk food, all’ideologia da fast food (da cui, in antitesi, nasce il nome dell’associazione), alla produzione massificata. Slow Food, quindi, vuole proteggere tradizioni gastronomiche preziosissime provenienti da ogni angolo del mondo, spesso tristemente in via d’estinzione. L’associazione, infine, punta anche a diffondere una nuova consapevolezza a livello di massa su tradizioni alimentari e percorsi del gusto: è un modo per tutelare i produttori, i consumatori e l’ecosistema. 

Cosa sono i presìdi Slow Food

L’associazione è conosciuta principalmente per i marchi apposti su alcuni alimenti, coltivazioni o allevamenti, detti presìdi, provenienti da oltre 70 Paesi in tutto il mondo. L’Italia può vantare un numero altissimo di presìdi Slow Food, i quali spaziano dall’agricoltura, alla pesca, passando per l’allevamento e la trasformazione di materie prime. 

Il progetto nasce nel 1999 come evoluzione dell’”Arca del Gusto”. Uno dei primi sforzi per valorizzare le specialità del territorio, spesso poco conosciute in Italia e all’estero. I presìdi sono ideati, quindi, per tutelare un paesaggio o un ecosistema che rischia di scomparire, una tecnica di produzione o di allevamento/coltivazione a rischio di estinzione, un prodotto tradizionale non più comune. 

Il comitato scientifico Slow Food assegna il presidio solo in presenza di alcuni importanti requisiti come: sostenibilità ambientale e sociale. Per attenzione all’ambiente si intende il rispetto verso l’ecosistema, la sua naturale stagionalità, il bando di sostanze chimiche, la gestione del territorio con pratiche e strumenti tradizionali.

I requisiti da rispettare per quanto riguarda la sostenibilità sociale sono inerenti al ruolo equo e attivo dei produttori nella filiera, la presenza di organismi collettivi, l’assenza di sfruttamento del lavoro. 

Differenza fra presidio Slow Food e certificazioni europee

Naturalmente sia i presidi Slow Food che le più comuni certificazioni europee cercano di proteggere le specificità dei territori e prodotti d’eccellenza. Tuttavia le regole imposte per i presìdi Slow Food sono molto più severe e restrittive. Spesso prodotti Slow Food e prodotti con denominazione d’origine coincidono, ma non sempre. L’associazione è infatti impegnata nell’affiancare al riconoscimento istituzionale (e spesso politico) un brand che si basi sulle valutazioni di un’associazione internazionale indipendente.

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