Coravin: il sistema più rivoluzionario per conservare il vino. Di cosa si tratta

Coravin
La domanda che più volte viene chiesta durante i corsi di avvicinamento al vino o comunque il dilemma che più volte ci assale è: Come si conserva la bottiglia di vino una volta aperta?” . I più arditi risponderanno che non hanno mai avuto questa necessità perchè la bottiglia viene sempre terminata. Il più delle volte, però, ci troviamo di fronte a questa problematica e se avessimo tra le mani, per esempio: uno Chateau Petrus sarebbe davvero un gran peccato sprecarlo. Ebbene ci sono diversi metodi per la conservazione di una bottiglia aperta, ma quello che è stato il più rivoluzionario, è un dispositivo alimentato da bombolette di Argon, che si chiama Coravin.

Una volta aperta la bottiglia, il vino si deteriora per ossidazione dovuta alla presenza di ossigeno. Dopo un po’ di tempo gli effetti dell’ossidazione diventano evidenti: è la composizione fruttata del vino inizia ad alterarsi. La freschezza e l’immediatezza del vino svaniscono, la complessità  delle percezioni gustative sfuma e la vivacità  e l’equilibrio dell’aroma si perdono fino a creare in bocca una sensazione scialba e sgradevole. È Il vino somiglierà sempre più all’aceto. 

Come rallentare questo processo?

Ci sono diversi metodi di mantenimento. Quello più semplice e classico è richiudere la bottiglia di vino con il proprio tappo di sughero e riporla in frigo. Sì, anche se si tratta di un rosso. In questo modo le basse temperature rallentano il processo di ossidazione, ma la conservabilità è di 2-3 giorni.

In alternativa si può utilizzare la pompetta sottovuoto. Questo strumento utilizza dei tappi di gomma, che risucchiano l’aria fuori dalla bottiglia, grazie appunto alla pompa manuale con cui vengono applicati. Il processo richiede il minimo sforzo e permette di conservare la bottiglia aperta per 3-5 giorni. 

Un altro metodo è la Caraffa Savino, si tratta di una caraffa dotata di galleggiante di vetro. Una volta versato il vino della bottiglia, esso viene protetto dall’aria grazie a questa sorta di barriera di vetro, la conservabilità è di 7 giorni.

Poi c’è il cosiddetto Nitro Tap un sistema in cui un tappo al nitrato è collegato da una parte alla bottiglia e dall’altra ad uno strumento che rilascia azoto, il mantenimento è per circa 3-5 giorni e il Private Preserve Spray, che preserva il vino per 9 giorni. Si tratta di una bomboletta di gas inerte e inodore (Argon o Anidride carbonica). Una volta aperta la bottiglia, si spruzza un po’ di questo gas per evitare il contatto del vino con l’ossigeno. L’ Argon è il gas di elezione ma più costoso, per questo motivo si utilizza in alternativa l’ anidride carbonica. Entrambe le sostanze sono ad uso alimentare, quindi sicure.

Il sistema più rivoluzionario: Il Coravin

Ma il sistema rivoluzionario per la conservazione del vino, adatto sia per i winelover che per i professionisti, è il Coravin. È un sistema che permette di stappare la bottiglia senza mai in realtà  stapparla. Si adagia il Coravin sulla bottiglia integra, applicando una leggera pressione un ago perfora capsula e tappo rilasciando all’interno un gas inerte, l’argon.

A questo punto il vino è pronto per essere versato nel calice. L’ago non fa altro che passare attraverso le maglie del tappo di sughero che ritornerà  ad essere integro una volta rimosso, questo grazie alle proprietà elastiche del sughero. Attenzione quindi ad usarlo solo con tappi di sughero e per vini bianchi o rossi fermi. Anche se si sta studiando un modo per utilizzarlo su bollicine e vini frizzanti.

Esistono diverse versioni da quella basic dotata di leva per la mescita a quella automatizzata, che viene collegata allo smartphone tramite il sistema bluethooth e attraverso un’app si può monitorare i consumi e la regolazione del gas insieme a tante altre funzioni simpatiche, come appuntare note di degustazione, consigli su abbinamenti di vini con cibo.

Quindi capite bene che grandi cambiamenti ha apportato questo strumento. Grazie a Coravin si può concludere il pasto con un assaggio di una grande bottiglia, gli addetti ai lavori possono estendere la mescita a tutte le etichette in carta, gli appassionati possono degustare diverse annate senza dover aprire tutte le bottiglie e addirittura, grazie a un ago di dimensioni inferiori, si può testare lo stato di un vino da invecchiamento e seguirne l’evoluzione. 

In parole povere si hanno meno sprechi e più sicurezza sulla qualità, se pensiamo che i tempi di conservazione sono di circa 540 giorni.

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