Gli italiani amano bere vino quando sono al ristorante, tuttavia alcune attività stanno innovando radicalmente il settore proponendo alternative di qualità. Il Whisky, ad esempio, è sempre più presente nelle migliori attività di ristorazione. Ecco come presentarlo professionalmente alla clientela con una carta dei Whisky
Le nostre tradizioni gastronomiche sono totalmente influenzate dai prodotti della terra, e in particolare quelli provenienti dalla vite. Già gli antichi romani erano fini bevitori di vino, sapendo coltivare e tramandare vitigni autoctoni di primissima qualità. Ecco perché nei ristoranti italiani non manca quasi mai una carta dei vini.
I tempi cambiano, però, e ibridare diverse tradizioni è il miglior modo per adeguarsi. In Italia, infatti, è sempre più comune ridare dignità ad alcolici e distillati finora ignorati a grandi livelli. Parliamo, ad esempio, di Whisky: il distillato la cui paternità è contesa fra Scozia e Irlanda. Oggi il Whisky è prodotto in ogni angolo del mondo, spesso in maniera impeccabile. Un esempio su tutti? L’estrema competenza e professionalità delle distillerie giapponesi. Ecco quindi alcuni consigli per vendere correttamente il Whisky al ristorante, magari con una carta apposita che possa permettere al cliente di scegliere con consapevolezza.
Come strutturare una carta dei Whisky?
Una carta dei Whisky dovrebbe rispondere in primis a una domanda: perché abbinare il distillato al pranzo o alla cena? In altre parole bisogna prima convincere il cliente a provare un abbinamento inusuale, basandosi su trasparenza, professionalità e argomentazioni convincenti.
Va da sé che non è sufficiente riportare in fila tutte le etichette a nostra disposizione. La carta dei Whisky andrebbe divisa in base a provenienza geografica, grado alcolico, sapore, caratteristico (torbato, filtrato ecc). Fatto questo passaggio è importantissimo indicare quali sono i migliori abbinamenti con i piatti della cucina. Solo così sarà possibile convincere anche chi è più reticente.
Organizzare eventi ad hoc aiuta a fidelizzare i clienti
L’introduzione di una carta dei Whisky dovrebbe seguire un percorso graduale e ragionato. Presentare un menu supplementare da un giorno all’altro non aiuterà i ristoratori a vendere il prodotto. Bisogna preliminarmente organizzare eventi, degustazioni, cene speciali in modo da verificare la bontà dell’abbinamento e trasmettere tale concetto alla propria clientela target.
È un processo che sicuramente richiede tempo ma se ben pubblicizzato e comunicato ti farà acquisire un plus incredibile sulla concorrenza. Ad oggi sono ancora poche le attività in Italia che presentano una carta dei Whisky: essere il primo attirerà su di te l’attenzione di tutti gli appassionati del distillato.