Carta dei vini: cos’è, come strutturarla, esempio

carta vini

La carta dei vini è uno strumento importantissimo per tutti i ristoranti e le attività che si occupano di ristorazione. Il vino è un valore aggiunto per la tua cucina e può trasformarsi in un ottimo investimento. Ecco come si dovrebbe strutturare una carta dei vini e tutti gli errori da non fare

In Italia siamo circondati da cultura vinicola e da prodotti di altissima qualità provenienti da ogni regione. Non esiste, infatti, una zona d’Italia – a prescindere dalle condizioni climatiche – che non possa vantare un buon vino. Noi italiani siamo anche molto legati agli abbinamenti fra cibo e vino: riteniamo, non a torto, che un buon vino possa valorizzare la cucina e far vivere al cliente un’esperienza unica. 

Questi sono solo alcuni dei motivi principali per cui ogni ristorante o attività ristorativa in genere, dovrebbe avere una carta dei vini. Non basta, infatti, inserire due o tre bottiglie in calce al menu ordinario, magari scegliendole fra le più popolari della zona, bisogna fare uno studio sul target medio, sui cibi proposti in menu e sullo stile del locale.

È garantito, infatti, che occuparsi di quest’aspetto aumenterà la soddisfazione della tua clientela, ti farà guadagnare autorevolezza rispetto ai competitors, esalterà la cucina del tuo ristorante e ti eviterà investimenti totalmente sbagliati in fatto di vino. La formulazione di una carta dei vini è spesso opera di un consulente esterno con competenze avanzate in fatto di vini. 

Un consulente potrà analizzare le tue necessità, capire quali sono i migliori prodotti del territorio e carpire le richieste della clientela. Ti verrà così formulata una carta di vini e saranno fornite alcune indicazioni su come conservarli e come gestire correttamente uno stock. Ad ogni modo, comunque, informarsi per proprio conto è sempre positivo: quella vinicola è una vera e propria cultura che richiede passione. Anche una carta dei vini perfetta richiede qualcuno che la presenti con passione e dedizione. Vediamo alcuni consigli, quindi, per strutturare un’ottima carta dei vini.

Come si formula una carta dei vini?

Una carta dei vini è uno strumento fornito al cliente che, come il menu vero e proprio, dovrebbe essere curato, sobrio e, ricco di dettagli (ma non troppi). Non basta, infatti, impaginare una carta dei vini seguendo alcuni esempi trovati in rete. Ognuno deve mettere in gioco la propria personalità nella proposta dei vini.

Partiamo quindi dal formato. Quando crei una carta dei vini dovresti sempre indicare:

  • Nome cantina
  • Nome del vino (ed eventuali denominazioni d’origine)
  • Annata
  • Vigneto
  • Costo

È possibile anche inserire altre voci, purché siano coerenti con il contesto di riferimento. I vini possono essere, poi, organizzati secondo diversi criteri. Alcuni preferiscono, in caso di cantine particolarmente diversificate, partire con la provenienza geografica, e quindi dividere i prodotti per regione d’origine. In questo caso non esiste una particolare norma da seguire, ma molti preferiscono iniziare con la regione in cui si ubica il ristorante.

Altrimenti si può suddividere il vino in base alle caratteristiche: si parte dai vini spumanti e/o frizzanti per continuare verso i bianchi, i rosati e i rossi. Naturalmente la varietà vinicola è molto più ampia. Considera quindi una sezione per i passiti, i muffati e i liquorosi. 

Ultimo sotto criterio di organizzazione riguarda anche il prezzo della bottiglia. Partire da un prezzo più basso aiuta il cliente ad approcciarsi con fiducia al menu. 

Errori da evitare nella carta dei vini

Se molto dipende da circostanze inerenti a ogni singola attività, esistono errori da non fare in alcun caso. Il primo riguarda l’esagerazione o la ristrettezza. Carte dei vini troppo piccole o troppo grandi possono risultare inutili. Ricorda sempre che non è necessario proporre oltre 50 referenze se il tuo pubblico non è interessato all’acquisto. Rischieresti, quindi, di fare un investimento troppo dispendioso che non verrà ripagato. Stesso discorso vale per i vini particolarmente pregiati o esteri: non sempre sono una scelta vincente e non servono a dare una patente di nobiltà alla carta dei vini.

cantina ristorante carta vini

Avere una carta dei vini della misura giusta ti aiuterà a programmare gli acquisti, gestire le tue giacenze, risparmiare corrente elettrica e soprattutto evitare gli sprechi. Sempre meglio, invece, optare per la semplicità, magari puntando su piccole cantine del territorio o su eccellenze nascoste: questo conta più del grande nome. È poi importantissimo avere sempre in giacenza tutti i vini proposti sulla carta: è brutto per un cliente sentire un rifiuto da parte del cameriere.

Importantissimo, poi, offrire una preparazione adeguata al proprio personale. È molto frequente che un cliente chieda un parere al cameriere. Non è detto che tutti debbano avere una qualifica da sommelier, ma c’è bisogno comunque di una preparazione basica, che includa consapevolezza degli abbinamenti ideali, e la corretta conoscenza di come aprire una bottiglia e versarla nei calici. 

Consulente carta dei vini: il servizio di SudFood

Noi di Sud Food siamo sempre impegnati a diffondere conoscenza e fornire consulenza sul vino. Riteniamo la ristorazione come un mercato privilegiato e come il tramite con il quale grandi cantine possano interagire con il consumatore. È possibile perseguire una politica di qualità al ristorante, con immediati vantaggi per il ristoratore e per il cliente. 

La nostra associazione offre, quindi, a tutti coloro che gestiscono un’attività di ristorazione, il servizio di analisi della tua carta dei vini e sulla gestione di stock e giacenze. Contattaci per saperne di più!

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