Dalla rubrica “Non Solo Vino”, la degustazione di: Aglianico del Vulture 2015 – Quarta generazione
L’azienda
Quarta generazione di viticoltori con Giovanna Paternoster, che conduce questa azienda con tre ettari di vigneto a Barile, nel cuore della denominazione Aglianico del Vulture. Dalle poche etichette prodotte (appena 4) e con una produzione di circa 22.000 bottiglie l’azienda è da considerarsi una piccola realtà lucana, che esala passione ed attenzione ai dettagli. L’azienda da oltre 10 anni produce esclusivamente in biologico certificato.
Viticoltura e Vinificazione
Vigneti posti a 540mt s.l.m. alle pendici del Monte Vulture. Densità per impianto: 6200 piante per ettaro. La vendemmia dell’aglianico è effettuata agli inizi di Novembre con l’uso di cassette piccole forate. La fermentazione viene eseguita a temperatura controllata non superiore ai 25° con delestage, fermentazione malolattica eseguita in legno per 30 giorni. Affinamento di 12 mesi in legno con batonnage cadenziati, assemblaggio durante l’inverno.
La degustazione
Aglianico del Vulture 2015 – Quarta generazione
- Vista: rosso rubino compatto e luminoso con accenni granato.
- Olfatto: buona complessità al naso, note di prugna secca e di cioccolato, impronta legnosa non invandente, note tostate di cacao e tabacco, accennata balsamicità.
- Gusto: in bocca è bilanciato ed elegante con tannino maturo ma energico, buona persistenza e finale speziato con toni affumicati.
Informazioni aggiuntive
- Bottiglie prodotte: 20.000 pz
- Uve utilizzate: aglianico 100%
- Gradazione alcolica: 14.5%
- Abbinamenti consigliati: Tagliata di vitello con salsa barbecue